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Aug 11
Last Updated on September 22 2011

Nord Chios

Nel Nord di Chios possiamo magari non incontrare molti villaggi come al Sud, ma in ogni caso, ci sono molte cose da non perdere in quest'area. Qui potrete trovare la montagna più alta dell'isola e il villaggio di Volissos, famoso per il suo castello. Inoltre, in questa parte dell'isola il Movimento di Resistenza Nazionale contro i tedeschi trovò rifugio nella città abbandonata di Kidiada. Volete vederlo?

Partendo da uno dei villaggi più a Nord della regione centrale, nell'area di Vrissi Passa, e salendo a Nord lungo la costa, potete vedere Miligas e Agios Ioannis Tholos, due piccole belle baie con alcune navi e barche. A fianco si trova la spiaggia di Pantukius con le sue poche cascine che formano un villaggio estivo. Infine, al termine della strada, c'è un dolce pendio sul mare dove si erge il monastero di Myrsinidi.

Un poco più avanti si incrocia Sykiada. Questo è un piccolo vilalggio di marinai con case in pietra dalla struttura pesante e dai materiali semplici, caratteristiche della vita modesta della gente di mare. Presto si raggiunge ad un altro villaggio di marinai, Lagada, che si dice essere uno dei più bei villaggi di Chios. Molto bello è che sia costruita sul litorale di una baia vicina ad un'ampia valle di olivi e alberi da frutto con abbondanti sorgenti d'acqua fresca. Quest'area è anche ben conosciuta per via dei vecchi mulini a vento ancora ben conservati.

Comunque, fra Sykiada e Lagada, c'è un altro piccolo ma importante villaggio, Kidiada. Inabitato dal 1949, questo villaggio fu usato durante l'occpupazione tedesca come nascondiglio e base dalla Resistenza Nazionale. A loro memoria e onore è stato costruito un monumento nel villaggio.

Da Lagada, spostandosi in direzione Ovest, e vicino ad una lieve collina, troverete Agrelopos, e andando a Nord e intorno alla collina, la strada vi condurrà a Ygvari, una piccola baia da dove potere vedere la piccola isola di Tavros.

La prossima destinazione da lì è Delfini (Delfino), un'altro luogo storico. Nel 411 d.C., quando i Chiosesi lasciarono l'Alleanza Comune, gli Ateniesi occuparono il porto naturale e lo fortificarono per ragioni strategiche.

A 28 chilometri da Chios in direzione Nord, incontriamo la cittadina di Kardamila. È interessante notare che in questo villaggio un movimento culturale fondò il Club per lo Sviluppo e il Progresso Culturale della città nel 1979, il "Filoproodos Olilos Kardamilon". Questo club fornisce agli abitanti una biblioteca, un'officina e diverse lezioni legate al folklore, come complemento alla collezione folkloristica permanente esposta in Piazza Marmaro.

A sei chilometri da questo villaggio, vicino alla costa, è situato Nagos, un centro unico per l'estate. In quest'area boscosa con abbondandti sorgenti, furono trovati i resti di un antico tempio, nel 1921 durante alcuni scavi. Un'altra grandiosa spiaggia è Giossonas, un po' più a Nord.


Siamo così arrivati alla montagna più alta di Chios, Pelineon, la cui cima raggiunge i 1297 metri. Ai suoi lati si trovano i villaggi di Amades, Viki e Kambia, conosciuti per le loro ciliege. Sempre suoi suoi pendii ci sono Fyta, un vecchio forte costruito nel 1516, Diefcha, e Pytios, uno dei più importanti villaggi dell'isola. Sono tutti compresi nell'area di Kambia.

Dopo un più lungo tragitto sulla stessa strada si giunge al monastero di Mundon. Questo veccio monastero bizantino era uno dei centri religiosi più importanti dell'isola durante l'occupazione turca. Fu costruito nel XVI secolo in onore di Agios Ioannis Prodromos e oggi è un monumeto solitario che merita essere visitato.

A Nord di Chios e a Ovest di Vrontados, inizia la strada, solitaria e senza alberi, che si arrampica sul monte Aepos e che ci porta trai desolati resti di una fitta foresta che bruciò nel 1981. Sempre in direzione Nordovest incontriamo i piccoli villaggi di Katavassis e Sidirunda. Il secondo è specialmente bello poiché situato sul culmine di una collina di fronte al mare. A fianco troverete Metohi, un piccolo stabilimento balneare con le spiagge dalle acque cristalline, e i resti della Torre di Pahi e la Chiesa di Fana.


Da Sidirunda, prendendo un'altra strada, si raggiunge Volissos, il villaggio principale dell'area Nord, molto conosciuto per via del castello bizantino. Riguardo questo castello la popolazione locale dice che fu costruito dal generale Bizantino Velissarios, che si stabilì dopo essere stato accecato. Omero anche sembra prender parte nella storia di Volissos, dal momento che si dice che abbia vissuto lì portato da Glafkos; una delle case più antiche del villaggio si dice gli sia appartenuta, come viene anche citato nel prologo dell' Iliade scritto da Korais.

Inoltre, intorno a Volissos potrete trovare un'infinità di magnifiche spiagge, come Managros, Magemena, Limnos, Lefkathia e Agia Markella. In quest'ultima c'è una chiesa in onore di questa Santa e, durante la festa patronale alla fine di Luglio, e la sua baia si ravviva con una folla colorata di pellegrini e greci da tutta la nazione e altre parti del mondo. Volissos ha anche un porto naturale nella baia di Limnia.

Da Volissos, continuando a Nordovest dell'isola, la strada circonda il monte Amani, passando attraverso molti piccoli villaggi agricoli come Pirama, Parparia, Trypes, Melanios e Agios Galas. In ques'ultimo villaggio si trova la chiesa bizantina di Panagia Agiogalussaena, costruita all'ingresso della cava e decorata con un unico iconostasio d'antico legno intarsiato. Dietro questa cava si trovano altre 2 cave, non ancora state esplorate nella loro totale espansione. Nel contesto, le cave e la chiesa pagano veramente la visita a questo villaggio.

Se continuiamo a seguire la strada intorno alla montagna e poi svoltare a Est, incontreremo altri piccoli villaggi tra la folta, stupenda vegetazione; essi sono: Nenituria, Kurunia, Egrigoros, Keramos. Nei pressi di quest'ultimo si trovano antiche miniere di antimonio, e ad Agiasmata, suo porto naturale, la sorgente di acque termali ricche di ferro.

Infine, più a Sud, dopo il villaggio di Pispilunta e prima di giungere al termine della strada, si trova il vecchio castello di Ta Marku dove esisteva un piccolo villaggio prima che il massacro del 1822 lo trasformasse in una deserta pila di rocce.