La città di Chios è il capoluogo dell'isola di Chios e la più grossa città in essa. Si trova nella costa Est dell'isola, di fronte alla penisola turca in Asia Minore. Esattamente nella stessa posizione dove venne fondata migliaia di anni fa, Chios ha acquisito un gran significato nei secoli. Questo accadde per via del fatto che è un area estremamente ricca e un punto strategico nelle rotte che collegano il Sud dell'Egeo con il Mar Nero.
A causa del suo stato di capoluogo e per la sua dimensione, è a Chios che si trovano tutti i musei e monumenti, e dove i visitatori passano la maggior parte del tempo quando non sono in spiaggia.
Il più ovvio edificio storico è il Castello di Chios, che si trova a destra dell'entrata del porto. L'entrata è attraverso l'ingresso meridionale, la Porta Maggiore, oltre il fossato che circonda la fortezza. Il castello bizantino fu inizialmente costruito nel nono secolo e fu ricostruito e ampliato durante l'occupazione genovese nel 15 secolo dopo le guerre. L'emblema del castello, tre torri e un aquila, possono ancora esser notate ben conservate nellle torri e nei bastimenti.
Una volta dentro, ci sono molte cose che possono essere visitate. La tomba di Kara Ali è una, insieme con le prigioni, storicament importanti poiché ospitò 70 governatori di Chios prima che fossero impiccati nel 1822 durante il massacro turco. Sempre dentro il castello si trovano la chiesa di San Giorgio e, dal periodo turco, i bagni turchi, la Kria Vrissi, e le torri Koules. Sono turche anche la fontana di marmo che si trova nella piazza di fronte al castello, portata dall'Asia Minore, e quella barocca in Martyron Street, la "Fontana di Marmo di Melek Pasha"
A fianco, sembre nel castello, c'è un edificio rinnovato nel XV secolo che è ora un'esposizione permanente di mosaici, affreschi, icone e oggetti in legno, il Museo Giustiniano. Fuori dal castello, lo Tzami, il museo turco, è anch'esso una sala per esibizioni. Oggigiorno contiene sculture bizantine e postbizantine, reperti dell'età della pietra,pietre di monumenti funerari musulmani e arabi, come pure cannoni in bronzo e ferro. Nel terreno di fronte ci sono rovine dell'antico Tempio di Chios, risalenti al periodo paleocristiano e medio-bizantino. Ci sono anche parti di rovine che furono rimosse da Panagia Krina nel 1734.
Il museo di Chios si trova in via Mihalon. Tra i più importanti reperti in esibizione, l'inscrizione di Alessandro Magno dichiarante l'instituzione di democrazia nel 332 d.C. deve essere evidenziata. Un altro importante pezzo sono le due antiche statue femminili in marmo dal Tempio di Apollo in Fana.
Un altro punto importante è la biblioteca Korais, la terza per grandezza e importanza in Grecia. Tra i 150000 volumi che possiede, ci sono manoscritti di valore che descrivono eventi della storia locale, la collezione di Adamantios Korais, come anche la collezione di documenti riguardanti Chios, posseduta solo da Philipos Argentis. Nello stesso edificio ci sono un esposizione di ricordi personali di Chiosesi e il museo etnologico e tradizionale dell'associazione Argentis.
Ma in Chios non c'è solo il museo e la sala esposizioni. Il centro per l'interesse culturale è il Centro Omeriano nel comune di Chios, e che fu donato all'isola nel 1974 da Michael e Stamatia Xyla. A causa di queste sua caratteristiche, di solito ospita eventi culturali durante tutto l'anno, anche a livello nazionale o internazionale.
Da piazza Vunaki, andando a Sud, iniziano i negozi lungo via Aplotaria. A circa 250 metri, sulla sinistra di Aplotaria, un gruppo di edifici formano il centro religioso e culturale di Chios. Uno di essi è la Cattedrale, Agioi Victores, costruita dopo il 1881, con il suo edificio amministrativo a fianco.. La vecchia Scuola Superiore di Chios si trova di fronte alla Cattedrale, in un edificio classico fondato nel 1792.